"Dog 51" con Gilles Lelouche e Adèle Exarchopoulos: un thriller distopico che funziona nonostante la sua apparizione casuale

Recensione del thriller di fantascienza di Cédric Jimenez, con Gilles Lellouche, Adèle Exarchopoulos e Louis Garrel (Francia, 1h46). Al cinema dal 15 ottobre ★★☆☆☆
Gilles Lellouche e Adèle Exarchopoulos in "Cane 51" di Cédric Jimenez. 2025 - PRODUZIONI CHI-FOU-MI - STUDIOCANAL - FRANCE 2 CINÉMA - JIM FILMS - PRODUZIONI ARTEMIS
Per andare oltre
Parigi, in un futuro prossimo, è divisa in tre zone che separano le classi sociali e sono protette dall'IA Alma. Quando il suo creatore viene assassinato, le autorità puntano il dito contro un gruppo rivoluzionario. Zem (Gilles Lellouche), un poliziotto di ritorno, e Salia (Adèle Exarchopoulos), una giovane poliziotta ambiziosa, indagano. Che ci sia un problema nella matrice? Di sicuro: questo thriller fantascientifico ad alto budget (40 milioni di euro), basato sull'omonimo romanzo di Laurent Gaudé, è un'anomalia nella produzione francese. La distopia funziona, nonostante il suo aspetto patchwork, grazie all'energia formale e al desiderio cinematografico del regista di "Bac Nord", che purtroppo si scontra con una sceneggiatura molto adolescenziale e una visione della fantascienza obsoleta per chiunque abbia visto "Minority Report" o "Blade Runner": Lellouche è forse ossidato, un omaggio a Rutger Hauer nel film di Ridley Scott o a Johnny Hallyday in "Terminus"?
Le Nouvel Observateur